AGROPOLI, VITTORIA CON POLEMICHE. LONGOBARDI: «TUTTA COLPA DEGLI ARBITRI».
Comunicato Stampa n° 105 del 21/02/2016
Termina tra le polemiche il secondo derby campano stagionale di serie A2. Così come lo scorso novembre a campi invertiti, il Bcc Agropoli si è imposto contro la Givova Scafati, stavolta superata 76-81 al PalaMangano. Gli indubbi meriti della squadra di patron Russo sono passati in secondo piano a fine partita, in seguito alle critiche e alle accuse sollevate dallo staff tecnico e dalla dirigenza scafatese all’indirizzo delle giacchette grigie e del loro designatore, identificati come i reali artefici della sconfitta, dinanzi ad oltre 3.000 spettatori, di cui almeno 250 di parte ospite, che hanno impreziosito una manifestazione sportiva, tanto corretta sugli spalti e sul campo, quanto divertente e spettacolare.
Entrambi i quintetti iniziano la sfida con il freno a mano tirato, studiandosi reciprocamente anziché di colpo ferire (66- a 5’36’’). La scossa la suona Mayo con due triple nell’arco in circa due minuti (9-6 a 5’36’’ e 14-10 a 3’28’’), che, insieme al canestro di Crow, costringono coach Paternoster a chiamare timeout sul 16-10 a 3’08’’, finalizzato ad arginare la furia locale, solo parzialmente limitata dalla difesa a zona dei suoi uomini. La prima frazione si chiude così con i locali avanti 18-14. Portannese, Ammannato e Baldassarre, appena entrati, sono subito reattivi e regalano il primo vero allungo alla propria squadra (26-16 a 7’33’’), mettendo in condizione ancora una volta il tecnico ospite a fermare il cronometro. E’ il miglior momento di Scafati che, con due triple di Loschi e Portannese (intervallata da una di Tavernari), allarga ulteriormente la forbice (32-19 a 6’10’’). Stretti alle corde, i cilentani stavolta reagiscono bene: i tre tenori Roderick, Trasolini e Tavernari sono una spina nel fianco della difesa di casa (39-33 a 1’35’’) e la bomba di Carenza sulla sirena tengono aperta la partita (40-36). Anche dopo la pausa prosegue la striscia positiva dei delfini che, difendendo forte e attaccando con precisione, in un solo minuto, con Trasolini, Tavernari e Carenza si portano in vantaggio 40-42 a 9’. Il buon momento dei costieri è rimarcato poi dai canestri dalla lunga distanza di Di Prampero e Roderick (47-52 a 3’44’’) e, dopo il time-out chiesto da Perdichizzi, si portano avanti addirittura 48-57 (bene Carenza e il solito Tavernari). La reazione dei padroni di casa è affidata a Baldassarre, Spizzichini e Mayo, che riescono a ridurre il gap, fino al 55-57 di fine terzo quarto. L’immediato pareggio ed il conseguente sorpasso dei locali è subito firmato da Baldassarre e Mayo (59-57 a 8’24’’). Poi la sfida si svolge sui binari di un costante equilibrio, costellato da numerosi dubbi fischi arbitrali, contestati da una parte e dall’altra. Poi i viaggianti, con Carenza e Trasolini sugli scudi, allungano fino al 67-74 a 2’21’’, costringendo ancora una volta Perdichizzi a chiamare un time-out, che però non modifica le sorti finali dell’incontro, terminato con la vittoria della Bcc Agropoli, con il risultato di 76-81.
Dichiarazione di coach Giovanni Perdichizzi: «Stasera non mi sono divertito, perché sono stato minacciato dal primo al quarantesimo minuto dal sig. Brindisi, il quale ha anche minacciato il mio dirigente seduto in panchina. Soprattutto, poi, è inqualificabile il fatto che un canestro da tre punti allo scadere del secondo quarto, nonostante una netta interferenza, sia poi stato convalidato, così come inqualificabile è stato il cambiamento del metro di giudizio utilizzato nel corso della gara, penalizzante sia per Baldassarre che per Simmons. Voglio credere nella buona fede degli arbitri, sperando che non ci siano preconcetti, tipo campo caldo, ambiente particolare, ecc., che invece hanno caratterizzato il modo di comportarsi del sig. Brindisi: questi ha tenuto un comportamento che in vent’anni di professionismo non ho mai visto, né sentito; non mi è mai capitato di essere continuamente minacciato di fallo tecnico per 40’, come invece lui ha fatto. Nell’intervallo, dopo aver visto il replay, ho fatto notare al secondo arbitro, il sig. Caruso, che il canestro di Carenza sulla sirena non era da convalidare e questi mi ha risposto che potevo anche tacere e eventualmente parlare solo a fine gara. Nella seconda parte di gara, infine, hanno continuato a fischiare falli e a penalizzare Baldassarre, Portannese e Simmons, mentre sul fronte opposto hanno utilizzato un metro diverso, tant’è che Agropoli, che ha sicuramente meritato il successo, ha tirato 19 liberi nel secondo tempo, a fronte dei soli 2 del primo tempo e dei soli 8 tirati da noi nello stesso secondo tempo. Questi sono dati inconfutabili. Non voglio credere che gli arbitri siano stati mandati qui in missione, ma che la loro sia solo stata una partita storta».
Dichiarazioni di patron Nello Longobardi: «Il sig. Mauro Pozzana, designatore degli arbitri, è colui che per mano dei sig.ri Brindisi e Caruso, ha fatto perdere questa partita a Scafati. E’ lui il mandate e l’unico responsabile di questa sconfitta. Mi assumo le responsabilità di quanto dico, perché sono davvero stanco e esausto. Investo tanto in questo sport ed in questa società e non voglio essere preso in giro, anche perché i 3000 del PalaMangano, sia di parte scafatese che agropolese, avrebbero meritato più rispetto. Nelle riunioni tecniche additano il nostro come un campo caldo, ma ciò non è affatto vero: abbiamo sempre rispettato tutti (arbitri compresi) e di conseguenza devono portarci più rispetto. Abbiamo avuto un arbitraggio chiaramente mandato qui per farci perdere la partita. Il sig. Mauro Pozzana deve smetterla di individuare il PalaMangano come un campo caldo, deve lavarsi la bocca quando parla di noi. Hanno voluto mandare un chiaro segnale alla nostra società, designando i sig.ri Brindisi e Caruso, che oggi sono stati inguardabili e che avrebbero meritato un trattamento diverso da quello di rispetto che invece abbiamo avuto nei loro confronti».
I TABELLINI
GIVOVA SCAFATI 76 BCC AGROPOLI 81
GIVOVA SCAFATI: Portannese 13, Crow 4, Spizzichini 6, Rezzano 2, Melillo n. e., Baldassarre 8, Ammannato 5, Mayo 15, Simmons 9, Loschi 14. ALLENATORE: Perdichizzi Giovanni. ASS. ALLENATORE: Di Martino Umberto
BCC AGROPOLI: Manfrè n. e., Santolamazza 2, Guaccio n. e., Bovo n. e., Bolpin 2, De Paoli, Trasolini 25, Carenza 17, Stano n. e., Di Prampero 3, Roderick 12, Tavernari 20. ALLENATORE: Paternoster Antonio. ASS. ALLENATORI: Delia Giuseppe e Marzullo Alessandro
ARBITRI: Brindisi Federico di Torino, Caruso Daniele di Pavia e Triffiletti Corrado di Messina.
NOTE: Parziali: 18-14; 22-22; 15-21; 21-24. Tiri totali: Scafati 29/66 (44%); Agropoli 27/58 (47%). Tiri da due: Scafati 22/40 (55%); Agropoli 17/40 (43%). Tiri da tre: Scafati 7/26 (27%); Agropoli 10/18 (56%). Tiri liberi: Scafati 11/19 (58%); Agropoli 17/21 (81%). Falli: Scafati 21; Agropoli 20. Usciti per cinque falli: Baldassarre, Simmons. Espulsi: nessuno. Rimbalzi: Scafati 41 (30 dif.; 11 off.); Agropoli 35 (31 dif.; 4 off.). Palle recuperate: Scafati 11; Agropoli 6. Palle perse: Scafati 8; Agropoli 11. Assist: Scafati 22; Agropoli 13. Stoppate: Scafati 4; Agropoli 1. Spettatori: 3.000 circa.
Antonio Pollioso
Ufficio Stampa
Givova Scafati Basket