Comunicato Stampa n° 116 del 11/03/2016

 

Sorrisi, abbracci e tante emozioni hanno caratterizzato la cerimonia di consegna della “IG Basket Cup”, che si è tenuta ieri pomeriggio nei locali della nota azienda di abbigliamento ed accessori sportivi Givova e della famiglia Acanfora, titolare del marchio. Alla presenza di tutto il team del Basket Scafati 1969, recente vincitore della cosiddetta Coppa Italia di serie A2, nonché dei sommi vertici dirigenziali e dei massimi rappresentanti delle istituzioni cittadine, si è svolto l’evento di condivisione tra società e main sponsor del trofeo conquistato domenica scorsa a Rimini Fiera, al termine delle “Final Eight”.

A fare gli onori di casa è stato il patron di Givova, Giovanni Acanfora: «L’intero team merita un plauso per il risultato ottenuto. Alle spalle di una grande squadra, c’è una grande famiglia di imprenditori, composta da Longobardi, Rossano e dall’azienda Givova, che accompagna la società in questo cammino che tanto lustro ha portato non solo nel nostro territorio, ma in tutta la nazione. Questo gruppo ha trovato nel sostegno dato dalle istituzioni, sempre presenti, una maggiore forza per consolidare un progetto su un territorio che vuole un riscatto sociale e territoriale, in un momento epocale difficilissimo. A ciò si aggiunge un rapporto di sincera stima nei confronti di Longobardi e Rossano: mi auguro che questa nostra comunione di intenti e di interessi ci leghi anche in futuro, alla ricerca di ulteriori vittorie. Lo straordinario successo conseguito assume connotati ancor più importanti se si considera che gli imprenditori che investono in questo sport lo fanno solo per pura passione sportiva, senza fini di lucro, essendo impossibile nel basket creare plusvalenze ed utili».

La presenza e le parole del sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, hanno avvalorato lo spirito collaborativo che lega le istituzioni allo sport e all’imprenditoria locale. «Ringrazio Longobardi e Rossano, perché in questi anni ci hanno permesso di portare in giro per l’Italia il nome di Scafati. Allo stesso tempo sottolineo l’importanza di avere in città una azienda di fama internazionale come Givova. Se poi quest’ultima diventa anche un punto riferimento per le realtà sportive locali, allora si va oltre lo sport e l’imprenditoria, facendo sociale, creando un movimento di giovani che si avvicinano allo sport e che io, come amministratore, raccolgo con grande entusiasmo. A settembre, con le realtà sportive locali di calcio e pallavolo si sono poste le basi per la nascita di una polisportiva. Ebbene, queste vittorie ci danno stimoli ed energie affinché questa idea di base possa crescere ed allargarsi in futuro anche alle altre società e discipline sportive cittadine. Quando divenni sindaco lo Scafati Basket retrocesse dalla A1 alla A2: il mio augurio e la mia speranza è quella di poter chiudere il mio mandato sindacale con la squadra nuovamente in massima serie».

Le istituzioni comunali sono state rappresentate non solo dal primo cittadino, ma anche dall’assessore allo sport Diego Chirico, che ha seguito da vicino il team nella recente esperienza riminese: «E’ stata un’emozione unica, sono stati tre giorni bellissimi, in crescendo, con una squadra eccezionale, guidata da un grande coach. E’ stato emozionate vedere la partecipazione da lontano dei nostri sostenitori ed i festeggiamenti di chi era presente in biblioteca a vedere la partita. Ora vogliamo goderci questo successo, metteremo bandierine per le principali arterie cittadine e martedì sera festeggeremo insieme alla città e ai tifosi questo straordinario risultato, che ci auguriamo possa essere il preludio di qualcosa di ancor più importante al termine della stagione agonistica».

In rappresentanza della squadra artefice di questo successo, ha preso parola il capitano Patrick Baldassarre: «E’ stata la prima partita a darci la sicurezza di chi siamo e di cosa possiamo fare in questo campionato, perché Treviso è la squadra più in forma del campionato, era seguita da diverse centinaia di tifosi e noi, sotto di 14 punti, avremmo potuto mollare; invece tutta la squadra ha deciso che doveva andare avanti, dimostrare qualcosa e lo ha fatto mostrando il suo vero carattere. Abbiamo trascorso tre giorni nei quali gli stati emotivi sono cambiati repentinamente, passando dalla tristezza e dalla rabbia, alla gioia più pura, all’abbraccio con i tifosi e con i miei compagni, regalandoci davvero grandi ed irripetibili emozioni».

Tra gli indiscussi protagonisti di questo successo, anche il coach Giovanni Perdichizzi ha detto la sua su questa magnifica esperienza: «E’ passato in secondo piano il fatto che la Coppa Italia, a differenza delle stagioni precedenti, nelle quali veniva decisa in soli due giorni attraverso le cosiddette “Final Four”, invece è stata aggiudicata, per la prima volta in assoluto, al termine delle “Final Eight”, ovvero dall’inedito confronto tra otto squadre, circostanza questa che impreziosisce ancora di più il valore del nostro successo. Qualche trofeo e qualche campionato, nella mia carriera, l’ho vinto, e posso assicurare che ogni obiettivo raggiunto è passato attraverso una grossa organizzazione societaria, indispensabile per ottenere grandi risultati. Di questa perfetta organizzazione va dato merito alla proprietà e a tutto lo staff scafatese che lavora con la squadra, ma anche ai tifosi e alla stampa, senza i quali non si andrebbe da nessuna parte».

Anche il responsabile marketing dell’azienda Givova, Antonio Mandile, ha rimarcato l’importanza sportiva, sociale e mediatica che un simile successo ha saputo produrre. «Scafati e Givova insieme hanno ottenuto una vittoria eccezionale, che va comunicata tutti gli appassionati di questo sport, per trasmettere la modalità attraverso la quale si possono raggiungere obiettivi importanti, in una realtà difficile come quella in cui viviamo. Questo gruppo, questi ragazzi, la proprietà, lo sponsor, le istituzioni hanno dimostrato che, se si lavora in maniera seria e professionale, facendo sacrifici e credendo in maniera seria ed incondizionata ad una progettualità, si possono raggiungere obiettivi importanti. E sono certo che si può fare ancora molto di più».

Di poche parole, ma mai scontate, il presidente Alessandro Rossano ha lasciato un messaggio di elogio per il risultato sportivo ottenuto dal suo team. «Dobbiamo fare un grosso plauso a tutti, perché ci hanno messo grinta, carattere e capacità fuori dal comune. Siamo solo a metà dell’opera. Proseguiamo con il campionato e vediamo fin dove riusciamo spingerci». Attraverso un breve excursus storico, il patron Nello Longobardi ha sottolineato le modalità con le quali la società ha saputo raggiungere un successo simile. «Nel 2013 abbiamo venduto il nostro titolo di serie A2 a Trapani ed abbiamo preso il loro titolo di serie B. Abbiamo contestualmente trovato le spalle forti della famiglia Acanfora e la piena collaborazione del sindaco Aliberti, per riuscire a vincere subito il campionato di serie B, poi partecipare a quello di serie A2 Silver, qualificandoci tra le prime otto ed aggiudicandoci il successivo salto nella serie A2 unificata. Oggi siamo reduci dalla vittoria della Coppa Italia di serie A2: non so se ci rendiamo davvero conto di quanto siamo stati capaci di fare in appena due anni e mezzo. Dobbiamo essere davvero fieri di quello che abbiamo realizzato. Questo è un gruppo eccezionale, fantastico, fatto di persone perbene, con gli attributi, plasmati dal nostro coach, con alle spalle l’ottimo lavoro del nostro staff. Non so quante volte una realtà piccola come Scafati potrà avere la possibilità di imporsi sportivamente contro le grandi potenze del nord, come Treviso, Casale Monferrato e Mantova, che siamo riusciti a mettere sotto, sebbene fossero tre corazzate dal punto di vista economico e finanziario. E’ stata una bellissima soddisfazione, che meritano soprattutto gli amici Giovanni Acanfora e Alessandro Rossano, per l’impegno che profondono in questa società. Si racconta che chi vince la Coppa Italia, non vincerà poi il campionato: noi abbiamo già fatto questa accoppiata nel 2006 e stesso dicasi per il nostro allenatore quando era alla guida di Capo D’Orlando; quindi guardiamo avanti, senza porci alcun limite».

A conclusione della cerimonia, un gagliardetto commemorativo è stato simbolicamente consegnato dalla famiglia Acanfora alla presidenza del club gialloblù, accompagnato dai saluti e dai ringraziamenti della dr.ssa Pina Lodovico, amministratore del marchio Givova, nonché moglie di Giovanni Acanfora. «La famiglia ed il valore che essa rappresenta è la forza vera della squadra e della società. Anche dalla tv è passato il messaggio di forza, di compattezza e di solidità del gruppo, che ci ha creduto fino in fondo, mostrando una marcia in più. Godiamoci questo risultato, che riempie di orgoglio anche noi di Givova».

 

Antonio Pollioso

Ufficio Stampa

Givova Scafati Basket