UN BUZZER BEATER SULLA SIRENA CONDANNA SCAFATI ALLA SCONFITTA
Comunicato stampa n° 47 del 06/10/2019
UN BUZZER BEATER SULLA SIRENA CONDANNA SCAFATI ALLA SCONFITTA
Una buona dose di sfortuna, mista a qualche errore di troppo, ha fatto collidere la prima giornata del campionato di serie A2 con la prima sconfitta della Givova Scafati, superata 65-63 a Bergamo. Senza Ammannato (in panchina solo per onore di firma), perché vittima qualche
piccola noia muscolare, la compagine dell’Agro è stata in partita praticamente fino alla fine, si è trovata ad un passo dalla vittoria, ma i due tiri liberi sbagliati da Frazier ed il successivo buzzer beater di Lautier-Ogunleye sulla sirena l’hanno invece costretta alla sconfitta. L’ex allenatore scafatese Marco Calvani ha così allungato la striscia di risultati positivi che la società orobica
continua ad inanellare quando gioca contro quella salernitana. Alla delusione e all’amarezza per la maniera in cui è maturato questo risultato, fa però da contraltare, tra le fila scafatesi, la consapevolezza di non aver disputato la migliore partita possibile e di avere quindi ampi margini di miglioramento e di riscatto, già a partire dalla prossima sfida in calendario.
LA PARTITA
Comincia piuttosto a rilento la sfida del PalaAgnelli. I due quintetti, anziché spingere sin da subito, preferiscono studiarsi a vicenda. Ne viene meno la spettacolarità e la prolificità dei canestri realizzati, con il punteggio che resta incredibilmente basso (2-2 al 6’). Il primo strattone
lo danno Frazier e Contento (4-8 al 7’), ma Costi, Allodi e Parravicini, grazie anche ad una manovra offensiva pulita, riportano la situazione quasi in equilibrio (10-9 al 9’). Nell’ultimo giro di lancette della prima frazione, sono poi Lupusor e Frazier a consentire alla Givova di chiudere in vantaggio 10-14 la prima frazione.
Il primo canestro del secondo periodo arriva solo al 13’, ad opera di Allodi (12-14). Tanti errori da una parte e dall’altra, soprattutto in fase di impostazione e conclusiva dalla lunga distanza, tengono sempre basso il punteggio, che resta equilibrato (17-17 al 15’). Un sussulto
d’orgoglio di Rossato vale un minibreak di 0-5 (20-24 al 16’), che costringe coach Calvani a chiamare time-out. La sospensione fa bene agli atleti gialloneri che, grazie a Bozzetto, Allodi e Marra, riescono a chiudere in vantaggio 27-26 la prima parte di gara.
Un parziale di 0-9 targato Frazier e Rossato rilancia prepotentemente le ambizioni gialloblù in avvio di ripresa (27-35 al 23’). Coach Calvani striglia i suoi, che alzano il ritmo della gara e assottigliano subito il divario (31-35 al 24’). Con ancora tanti errori sia da una parte che dall’altra, il cronometro scorre, favorendo il gioco compassato a difesa schierata dei locali (bene Zugno), che lentamente riducono sempre di più lo svantaggio (39-41 al 28’). I ragazzi di coach Griccioli, complici alcuni errori avversari, sono comunque bravi a mantenere il naso avanti
fino al suono della terza sirena (41-46).
Lautier-Ogunleye è il protagonista indiscusso dei primi minuti di gara dell’ultimo periodo, nel quale gli orobici assottigliano al minimo il divario (47-48 al 32’), fino ad azzerarlo completamente con una tripla di Bozzetto (52-52 al 35’), per poi trovare addirittura il vantaggio
(54-52 al 36’). Coach Griccioli ferma il cronometro. La sfida si infiamma, avvicinandosi alla conclusione. Col trascorrere dei minuti cresce Bergamo (bene Carroll), che allarga la forbice (60-54 al 38’) ed ipoteca il successo. E’ Frazier, per i viaggianti, a sobbarcarsi il peso dell’intero
attacco, tenendo da solo viva la contesa e ribaltando addirittura il punteggio con un parziale di 0-7 (60-61 a 23’’ dal termine). Nell’azione successiva, Carroll realizza in penetrazione (62-61 a 11’’ dal termine). Gli risponde Frazier nella metà campo opposta (62-63 a 6’’ dal termine). L’ottima difesa di Crow (che subisce fallo in attacco), sembra chiudere i giochi, ma Frazier sbaglia i successivi due tiri liberi, mentre Lautier-Ogunleye realizza invece dalla sua metà campo il buzzer beater della vittoria di Bergamo sulla sirena (65-63).
LE DICHIARAZIONI
Coach Giulio Griccioli: «Abbiamo dato il peggio di noi stessi quasi per tutta la durata dell’incontro. Non voglio togliere meriti a Bergamo, ma è indubbio che ci siamo aggrappati solo alla difesa, siamo stati inconsistenti in attacco, perché volevamo segnare per forza anche quando
invece, facendo girare un poco la palla, potevamo trovare tiri aperti che, tra l’altro, quando abbiamo trovato, abbiamo comunque sbagliato. E’ il peggiore inizio che potevamo fare, perché abbiamo fatto la partita che non volevamo, nervosi ed approssimativi per troppo tempo. Poi ci si è messa anche la sfortuna, che ci ha fatto sbagliare i due tiri liberi alla fine e beccare questo canestro sulla sirena dalla tre quarti di campo. Mai come oggi, dopo così tanta ansia, la vittoria ci avrebbe aiutato molto a costruire qualcosa».
I TABELLINI
BERGAMO BASKET 65
GIVOVA SCAFATI 63
BERGAMO BASKET: Dieng n. e., Carroll 10, Crimeni n. e., Parravicini 2, Costi 8, Bozzetto 8, Allodi
8, Marra 2, Lautier-Ogunleye 19, Aristolao n. e., Zugno 6. ALLENATORE: Calvani Marco. ASS.
ALLENATORE: Grazzini gabriele e Mazzoleni Matteo.
GIVOVA SCAFATI: Markovic n. e., Putney 3, Tommasini 2, Crow 3, Lupusor 5, Contento 5,
Ammannato n. e., Rossato 17, Fall 2, Frazier 28. ALLENATORE: Griccioli Giulio. ASS.
ALLENATORE: Luise Sergio.
ARBITRI: Cappello Calogero di Porto Empedocle (Ag), Raimondo William di Scigli (Rg) e Tallon
Umberto di Bologna.
NOTE: Parziali: 10-14; 17-12; 14-20; 24-17. Tiri dal campo: Bergamo 24/65 (37%); Scafati 13/30 (43%).
Tiri da due: Bergamo 18/49 (37%); Scafati 14/29 (48%). Tiri da tre: Bergamo 6/16 (38%); Scafati 7/28 (25%). Tiri liberi: Bergamo 11/16 (69%); Scafati 14/18 (78%). Falli: Bergamo 19; Scafati 21. Usciti per cinque falli: Zugno. Rimbalzi: Bergamo 44 (28 dif.; 16 off.); Scafati 32 (24 dif.; 8 off.). Palle recuperate: Bergamo 7; Scafati 7. Palle perse: Bergamo 22; Scafati 15. Assist: Bergamo 12; Scafati 9. Stoppate: Bergamo 1; Scafati 7. Spettatori: 814.
Antonio Pollioso
UFFICIO STAMPA
Basket Scafati 1969